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Servizi

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La Cooperativa Gioele offre sostegno e solidarietà nell’ambito dei servizi destinati alle persone disabili.
Fondata con l’obiettivo di promuovere inclusione sociale, autonomia e benessere, la nostra cooperativa si impegna con passione e dedizione a fornire un ventaglio di servizi mirati a migliorare la qualità della vita di coloro che affrontano sfide legate alla disabilità.

Servizi CSE

COOPERATIVA GIOELE CSE
Centro Socio-Educativo

LABORATORIO SFA
Servizio di Formazione all’Autonomia

Servizi Casa Gioele

COMUNITÀ RESIDENZIALE
“CASA GIOELE”

COOPERATIVA GIOELE CSE
Centro Socio-Educativo

Cooperativa Gioele CSE si rivolge a persone dai 16 ai 50 anni circa che presentano una disabilità psicofisica.

L’inserimento della persona ospite in cooperativa verrà segnalato dagli operatori del Comune o del Servizio inviante.

Cooperativa Gioele garantisce alla persona inserita una serie di attività integrative che possono concorrere al miglioramento di un recupero con riguardo all’autonomia personale, sociale e lavorativa attraverso progetti personalizzati e laboratori strutturati a seconda delle sue proprie esigenze.

Inoltre, offre l’opportunità di gite culturali e sociali per un arricchimento personale e per concretizzare i programmi educativi in atto.
I laboratori sono guidati da educatori professionali e tecnici specializzati nell’area della disabilità.

LABORATORI:

-ACQUISTI PER CSE
-ACQUISTI PERSONALI
-ATELIER CREATIVO
-ATELIER MOSAICO
-ATELIER PITTURA
-ARGILLA
-ARTETERAPIA
-AVVICINAMENTO ALLO YOGA
-BASKET/CALCETTO
-BIBLIOTECA/VIDEOTECA
-BOCCIOFILA
-BOTTEGA DEL PROFUMO E CURA DEL SÉ
-CAMMINATA AL PARCO
-CUCINA
-COMPUTER
-COGNITIVO
-ERGOTERAPIA CSE
-ERGOTERAPIA ALLO SFA
-GINNASTICA IN PALESTRA E SOFT
-GIOCHI COGNITIVI
-GIOCOLERIA
-GIORNALINO WEB
-LANA
-LETTURA GAZZETTA
-LETTURA LIBRI
-MUSICOTERAPIA /DANZATERAPIA
-PISCINA
-RICAMO
-TEATROTERAPIA

Nella metodologia di lavoro della Cooperativa Gioele viene considerato indispensabile e necessario lo spazio formativo di educatori ed operatori: incontri settimanali degli educatori per la stesura di programmi, progetti individualizzati, verifiche, supervisioni, incontri mensili con la psicologa.

Agli educatori sta a cuore il desiderio di far riemergere le risorse che ogni persona possiede in sé e a mantenere viva la sua soggettività.

Il loro primo obiettivo è di porsi in ascolto della persona, condividere i suoi desideri e trasferire nei Progetti personalizzati le sue abilità, interessi e desideri.

L’educatore accompagna la persona a scoprire nuovi interessi, il gusto del bello attraverso attività culturali con uscite programmate sul territorio.

Uno degli scopi della Cooperativa Gioele è di coinvolgersi con la famiglia in un rapporto sereno e di collaborazione.

Gli operatori collaborano con i famigliari al fine di costruire un rapporto di fiducia reciproca.

Gli operatori, nel rispetto della famiglia e dei loro componenti, affrontano con loro i molteplici problemi legati alla persona ospite, offrendo il supporto necessario con discrezione e responsabilità, condividendo con loro momenti di gioia, eventi significativi o momenti difficili.

Inoltre, periodicamente con la famiglia avvengono colloqui, al fine di attuare e verificare il Progetto educativo individualizzato, nel quale vengono tracciati orientamenti e obiettivi comuni per un intervento mirato di sostegno alla famiglia nella loro quotidianità.

Clicca qui per scaricare la Carta dei Servizi (in formato PDF)

LABORATORIO SFA
Servizio di Formazione all’Autonomia

S.F.A. Servizio Formazione all’Autonomia

La Cooperativa Gioele, con il Servizio di Formazione all’Autonomia (SFA), si rivolge a persone con disabilità organica e/o con fragilità psicologiche, personologiche e caratteriali, in possesso di residue capacità lavorative.
Il Servizio SFA fornisce un percorso di rafforzamento della personalità in un contesto relazionale di piccolo gruppo e di formazione all’autonomia sociale e lavorativa, finalizzato ad un effettivo inserimento lavorativo esterno.

Gli obiettivi

Facendo riferimento alla Delibera della Regione Lombardia n. 7285 del 19 maggio 2008, il nostro SFA si caratterizza con il seguente obiettivo del Servizio: l’acquisizione delle competenze sociali e dei prerequisiti necessari per un inserimento lavorativo. In sintesi:

  • sviluppo e potenziamento delle competenze cognitive;
  • potenziamento delle abilità funzionali residue;
  • riconoscimento e rispetto delle regole del mondo del lavoro;
  • sviluppo delle capacità di muoversi autonomamente sul territorio.

Il progetto individualizzato

Il Progetto individualizzato è organizzato secondo alcuni Moduli di intervento:
Modulo formativo, con sviluppo degli interventi e delle attività necessari al raggiungimento degli obiettivi. Tale modulo, della durata massima di tre anni, si propone di mettere in atto tutta una serie di interventi ed attività descritte successivamente, quando si parla delle autonomie. La metodologia seguita è quella della relazione, dell’ascolto, dell’attenzione alla persona e della gradualità nel rispetto dei tempi di ciascuno.
Modulo di consolidamento, finalizzato ad un eventuale bisogno di completamento circa il raggiungimento degli obiettivi. Tale modulo ulteriore, della durata massima di due anni, comporta una graduale riduzione dell’orario di presenza allo SFA, puntando al conseguimento pieno di quegli obiettivi sui quali ci si sta ancora impegnando.
Modulo di monitoraggio, rivolto eventualmente a persone che necessitano di interventi di sostegno temporaneo.

I destinatari dello SFA Gioele

Al fine di poter realizzare gli obiettivi e le finalità di cui sopra Cooperativa Gioele e gli Operatori del laboratorio SFA definiscono le caratteristiche principali dei destinatari del servizio stesso, cioè gli utenti che potranno essere accolti e ospitati:

  • Persone disabili di età compresa tra i 16 anni e i 35 anni;
  • Persone con disabilità organiche, ritardo mentale e/o con residue patologie psichiatriche ben compensate e proficuamente gestibili all’interno della nostra struttura, causate da shock o post coma.

La rete dei servizi e la modalità di fruizione

La realizzazione del progetto educativo viene definito con scelte operative chiare e in un’ottica di co-progettazione con i Servizi sociali del territorio, i Servizi deputati all’inserimento lavorativo, i Centri psicosociali. Molto importante risulta anche la collaborazione ed il lavoro in sinergia con la famiglia della persona accolta nella nostra struttura.
La frequenza del Servizio SFA avviene in un contesto relazionale e socializzante costruttivo e stimolante, alfine di favorire un rafforzamento della personalità e dell’autostima: in una parola del benessere generale della persona.
La durata e i tempi di frequenza variano in relazione agli obiettivi stabiliti nel progetto individualizzato e alle attività programmate nel percorso SFA, organizzate e distribuite in determinate fasce orarie nel corso della settimana, da lunedì a giovedì dalle 8.30 alle 16.00 e il venerdì dalle 8,30 alle 12,30.

Le tre aree di sviluppo

1. AUTONOMIA CULTURALE

Competenze cognitive: concetti topologici, conoscenza del tempo, operazioni di conteggio, conoscenza e gestione del denaro.
L’acquisizione e il rafforzamento di capacità quali l’orientamento spazio-temporale (destra-sinistra, avanti-dietro, dentro-fuori, sopra-sotto), la conoscenza della dimensione del tempo (orologio, giorno, mese, anno), la capacità di semplici operazioni matematiche utili al lavoro e all’uso dei soldi, la capacità di gestire in autonomia piccoli acquisti (biglietti autobus o treno, altro) rappresentano delle importanti potenzialità da sviluppare e abilità conseguite da mantenere ai fini di una maggiore autonomia lavorativa e sociale.
Competenze informatiche finalizzate all’obiettivo lavoro.
In altre parole si favorisce l’acquisizione di alcune semplici nozioni in funzione di una sufficiente capacità di ricerca, informazione ed organizzazione in relazione agli spostamenti sul territorio e nel tragitto casa-lavoro (percorsi e orari dei mezzi di trasporto pubblici, rivendite biglietti, mappe delle città).
Costruzione di un pensiero e di capacità critica: lettura giornale, esercizio di confronto e dialogo, comunicazione e verbalizzazione interpersonale e nel gruppo.
Tale attività vuole aiutare la persona disabile o disagiata a rafforzarsi criticamente in riferimento a ciò che accade intorno a lui e alla sua esperienza di socialità.

2. AUTONOMIA SOCIALE

L’inclusione sociale della persona ospite è uno degli obiettivi fondamentali del servizio SFA: con questa fase di sviluppo si vuole favorire il massimo progresso possibile, nel rispetto dei tempi della persona e delle sue oggettive possibilità.
Conoscenza del territorio e dei suoi servizi.
Prima fase teorica e preparatoria all’interno del laboratorio SFA (ricerche con internet, utilizzo di strumenti cartacei e di divulgazione, esercitazioni).
Seconda fase, all’esterno, di sperimentazione pratica: uscite sul territorio, uso dei mezzi di trasporto pubblici, riconoscimento ed utilizzo dei servizi presenti nel territorio, sviluppo delle capacità di orientamento e di autonomia negli spostamenti.

3. AUTONOMIA LAVORATIVA

Acquisizione e sviluppo di un corretto sistema di lavoro e di una autonoma e adeguata capacità organizzativa rispetto al compito da svolgere, attraverso una concreta sperimentazione in lavori di assemblaggio, conteggio pezzi, confezionamento e inscatolamento, insacchettamento di minuterie meccaniche, sequenze lavorative differenti non aventi alcuna valenza produttiva.
Obiettivo di tale attività è quello del rafforzamento delle capacità lavorative, della continuità, dell’interiorizzazione di un corretto metodo di lavoro, dell’attenzione ad osservare fedelmente le indicazioni ricevute nella fase di assegnazione del compito lavorativo da svolgere, di una maggiore capacità di organizzazione della postazione di lavoro e del relativo approvvigionamento del materiale occorrente.
Conoscenza del mondo del lavoro e delle sue regole: contratti di lavoro, sindacati, uffici e servizi preposti all’area lavorativa, problematiche sociali specifiche, ecc.

La verifica e la valutazione del progetto

Il percorso SFA prevede periodiche verifiche in Equipe, con la persona ospite e la sua famiglia, con gli operatori del Comune o il Servizio inviante, al termine del periodo di primo inserimento ed osservazione, durante il progetto in atto, ogni qualvolta se ne rilevi la necessità, infine al termine del percorso SFA e dei vari moduli in esso previsti.
Nel corso di tali verifiche vengono attentamente monitorati i progressi fatti o le fatiche ancora presenti in relazione agli obiettivi contenuti nel progetto individualizzato.
Pertanto si condividono i positivi risultati raggiunti, ma allo stesso tempo viene aggiornato e rimodulato il progetto rendendolo più aderente ai bisogni della persona.
Al termine del percorso presso il servizio SFA della Cooperativa Gioele, gli operatori del servizio stesso, in accordo con la persona ospite e la famiglia, propongono all’assistente sociale del Comune o Ente inviante di attivarsi per segnalare al Servizio Inserimento Lavorativo (SIL) territoriale competente per un avviamento al lavoro della persona in oggetto, o per l’individuazione di eventuali altre realtà educative e lavorative protette.
Qualora la persona mostri di non poter raggiungere gli obiettivi del progetto, o comunque si registri una non idoneità del servizio SFA verso le problematiche dell’utente, l’assistente sociale viene allo stesso modo sensibilizzata a reperire sul territorio un’altra struttura più idonea e meglio rispondente ai bisogni della persona.

SFA GIOELE – sfa.gioele@cooperativagioele.it – tel. e fax. 039 2450552

Per informazioni:
Emanuela Sironi – direzione@cooperativagioele.it – tel. e fax. 039 2458949

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COMUNITÀ RESIDENZIALE
“CASA GIOELE”

La Comunità è indirizzata all’intervento a favore di persone adulte con disabilità medio-grave.

FINALITA’ ed ORIENTAMENTI EDUCATIVI:

“La comunità non è un fine, ma un mezzo per realizzare un’esperienza di condivisione e crescita di vita. Vivere insieme richiama un atteggiamento educativo che sia attento il più possibile alla dignità della persona e alla sua libertà di essere”.

Attraverso le realtà che ogni giorno incontriamo, abbiamo osservato che vi sono persone adulte con disabilità che non hanno un luogo che li possa accogliere dopo la separazione di lutti familiari o dopo l’aggravamento della salute dei genitori e l’avanzare della loro età; la Comunità autogestita “Casa Gioele” offre loro l’opportunità di vivere in un luogo protetto e familiare nel rispetto della loro soggettività e della loro storia.

  • Le scelte educative e gestionali dell’équipe desiderano identificare la comunità “Casa Gioele”, struttura riconosciuta dagli Enti Pubblici, come un luogo familiare che possa accogliere la persona nella sua interezza.
  • L’inserimento in comunità è considerato un momento privilegiato e importante per la persona ospite che vivrà un primo approccio lontana dalla famiglia.
  • L’importanza dell’accoglienza per un inserimento graduale è fondamentale, ed è nell’accoglienza che si realizza un percorso lungo e faticoso che permetterà poi alla persona di affrontare più serenamente un cambiamento di contesto di vita, di intrecciare nuove relazioni e di condividere luogo e abitudini con persone non appartenenti alla propria famiglia d’origine.
  • In comunità, le persone ospiti incontreranno figure educative di riferimento ed Operatori che con loro costruiranno rapporti relazionali, per vivere la normalità della vita quotidiana.
  • L’équipe impronterà Progetti personalizzati tenendo presente la persona ospite nel rispetto della sua storia d’origine. Inoltre, lo staff educativo si attiverà per offrire a loro un luogo consono alle esigenze personali, affettive e relazionali.
  • L’équipe lavorerà per un Progetto comunitario dove la relazione sarà caratterizzata: dall’ascolto reciproco, dal rispetto dell’altro e dal mantenimento della propria soggettività. Ciò permetterà di fare emergere l’identità originale della persona, senza la pretesa di ”costruire l’altro”, rispettando le esigenze di ognuno ed il diritto di essere se stessi.

L’équipe, dopo una attenta valutazione riguardo l’inserimento graduale, indicherà agli operatori orientamenti educativi diversificati secondo le esigenze della persona ospite; in particolare gli educatori l’accompagneranno a raggiungere un maggior livello di autonomia personale e sociale.
Per la persona ospite è molto importante che l’educatore si metta in ascolto del proprio vissuto, delle proprie esigenze e desideri. Inoltre, tenendo presente alcuni obiettivi, riteniamo utile improntare per ciascun ospite un Progetto personalizzato con finalità e metodologia, anche se in una situazione residenziale si chiede all’educatore di accogliere ciò che emerge dell’altro con rispetto e discrezione.

  • La persona ospite verrà accompagnata a scoprire la quotidianità dell’ altro attraverso gesti concreti, intrecciando momenti di vita e abitudini che ogni persona appartenente alla comunità condividerà a tempo opportuno.
  • L’équipe si verificherà periodicamente con la supervisione di Educatori e Operatori per osservare e rielaborare le situazioni relazionali in atto.
  • La persona ospite, nei limiti delle possibilità durante la settimana, sarà inserita in una struttura di una Cooperativa Sociale per alcune ore della giornata. Tenendo presente che, se avesse altre esigenze, si provvederà ad una progettazione individuale riguardo alla sua presenza in Comunità durante il giorno.
  • Le attività, all’interno del nucleo comunitario, offriranno quotidianamente stimoli riguardanti l’autonomia personale ed un arricchimento socio-culturale.
  • Le attività esterne alla Comunità avverranno usufruendo di servizi e spazi pubblici: palestra, biblioteca, piscina, teatro ecc. per mantenere e costruire rapporti con il territorio e per ampliare e rafforzare le proprie conoscenze socio-culturali e relazionali.
  • Progetti personalizzati con il consenso della persona saranno improntati per le uscite ricreative, gite, vacanze estive ed invernali.
  • La persona ospite, se consentito, potrà liberamente usufruire di uscite per incontrare familiari o amici per continuare a coltivare i propri legami affettivi e le relazioni esistenti.
  • Nella Comunità verranno valorizzati i parenti e gli amici per permettere alla persona di continuare a vivere con loro i legami affettivi, offrendo – qualora sia possibile – momenti di incontro, cene e feste di compleanno con il Responsabile o gli Operatori della Comunità.

Clicca qui per scaricare la Carta dei Servizi (in formato PDF)

Diventa un Volontario

All’interno della Cooperativa Gioele è valorizzata la figura del Volontario perchè offre aiuto e sostegno al buon funzionamento del servizio cooperativistico e della socializzazione della persona ospite. I nostri volontari che frequentano la Cooperativa CSE, hanno un’età dai 18 ai 75 anni.

Il gruppo dei volontari giovani organizza delle uscite ricreative e culturali per le persone ospiti della Cooperativa, che liberamente possono decidere di partecipare alle uscite.

Questi volontari, che vivono un’esperienza continuativa, hanno la gioia di aver costruito dei rapporti significativi con le persone ospiti, vivendo così un’esperienza amicale.